online exhibition

Eccezione Visibile

Gianpaolo Berto

On View
2020-05-01

   L'esplorazione delle opere spazialiste di Jan Paul Beto va avanti da 30 anni. Durante questo periodo, ha dipinto un gran numero di materiali compositi sperimentali. Vecchie foto, immagini di opere di altre persone, cartone e plastica sono diventati tutti materiali che usa spesso. Questa mostra è un'altra solida affermazione della sua creazione di spazialismo dopo la sua mostra personale a Padova nel 2017.

    Gianpaolo Beto è allievo di De Chirico, artista rappresentativo della celebre scuola metafisica, Gianpaolo, come il suo maestro, ha costantemente pensato e sperimentato sul piano spaziale della pittura nell'arte, scartando l'antico. La sua precedente esperienza proietta colori, suoni, movimento, dimensioni dello spazio virtuale e pensiero zen sulla tela.       

    Gianpaolo Beto è nato ad Adria, in Italia, il 26 novembre 1940. Quando ha visitato una mostra d'arte nel 1953, sua zia gli ha regalato dei colori ad olio, opportunità che gli ha permesso di iniziare la sua carriera. All'inizio della sua carriera pittorica, dipingeva su quasi tutti i materiali ed era desideroso di fare amicizia con pittori più anziani e apprendere le loro tecniche. Nel 1956, a soli 16 anni, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Polesina. Oltre ad alcune opere di piccolo formato espone anche un dipinto di grandi dimensioni ispirato a Polesani (riferito agli immigrati stranieri). Il nome è Per I consunti, questo è un tema teatrale. I volti nella foto sono malinconici e profondi, quindi alcune persone criticano i suoi dipinti per mancanza di piacere. Tuttavia, Carlo Levi (Ph.D., pittore, scrittore ebreo italiano, attività Home, antifascisti e medici) ha scritto nel libro dei messaggi dopo la visita: "Questi volti malinconici sono belli, arte piena di coraggio, bei dipinti", e subito ha voluto incontrare questo ragazzo di 16 anni .

     Tuttavia, il periodo di tempo successivo è stato accompagnato da malattia e dolore: Jan Paul ha quasi 100 giorni all'anno per ricevere cure mediche in ospedale fino a quando non si è trasferito a Roma con la sua famiglia quando aveva 20 anni. Dopo essersi sistemato, George de Chirico, che vive vicino a Plaza de España, ha scoperto il talento pittorico di Jan Paul e gli ha fortemente consigliato di studiare come studente laureato alla Galleria Lusso, ma ha rifiutato l'invito. In seguito, Chirico ha invitato il giovane Jan Paul a studiare in studio ogni volta che dipingeva. Carlo Levi teneva ancora alla creazione di Gian Paulo e lo presentò a Renato Guttuso, all'epoca noto pittore, invitandolo ad andare e venire nel suo studio al Cavour 222 a suo piacimento. Disse: "Jan Paul, non ho mai visto un giovane pieno di un amore così ostinato e deciso e di un forte desiderio di dipingere, e ha dedicato tutti i suoi sentimenti".

Gianpaolo Berto

Gian Paolo Berto è nato e cresciuto nel circoscritto ma fervente ambiente artistico adriese del dopoguerra dove, a parte il genio isolato e non ancora riscoperto dell'anglosassone Foster, un nuovo clima culturale si andava formando accanto alle figure di Scarpari, Reali, Rizzi, Palmieri, Gioli. Poi a Rovigo è a studio con Prudenziato e Breseghello e in amicizia con Gabbris Ferrari. L'incontro con i maestri Zancanaro e Levi è folgorante e costituisce il trampolino di lancio di questo eclettico artista nel mondo della pittura contemporanea italiana. Pur essendo stato tra i pochissimi ammessi allo studio di De Chirico (ma anche di Guttuso e Picasso), e aver esposto in prestigiose gallerie e musei, Berto si è sempre esentato dall'apparire nelle vetrine del grande mercato dell'arte, prediligendo il contatto, in chiave anti-elitaria, con le cerchie di pubblico più genuino: allievi, gente semplice, artisti e intellettuali che conducono la propria ricerca con rigore a autonomia rispetto a mode e correnti. Ciò non significa che la sua pittura sia avulsa dal contesto dell'arte contemporanea. Anzi, la caratteristica appropriazione del pittore della realtà che lo circonda e alle forme in evoluzione della pittura, in Berto è esplicita e, come spesso accade nell'arte, vaticinatoria. È noto infatti il debito contratto dalla Pop americana nei confronti di quella europea: un fronte che a suo tempo trovava un Berto attento e operativo e poi, nei decenni a seguire, pronto a cogliere le fioriture delle successive frontiere dell'arte.

Learn More